Pareti e Paresi

24 Feb 2021 - MDA DS

Ho deciso di dedicare un piccolo post ad una delle ultime poesie che ho scritto.

Le motivazioni di ciò, che in effetti si distanzia abbastanza da quello che faccio di solito1, sono principalmentenel fatto che le mie letture ultimamente sono più lente per via di impegni e altre cose e conseguentemente è più lenta la trattazione nei post; Inoltre il fatto di dare un po’ più spazio a singoli componimenti che mi interessano o piacciono particolarmente mi piace come idea e l’ho caldeggiata già altre volte.

Allora senza perdere tempo presento la poesia in questione: scritta intorno a questo san valentino rappresenta una serie di ragionamenti, o piuttosto uno sfogo, per un brutto litigio avuto con la mia ragazza, che tra l’altro era sfociato in una rottura,anche se dopo qualche giorno ci siamo chiariti e riappacificati.

Pare(t/s)i

Pozzanghere
   di sudore
     e lacrime
sganghere e storte
nelle menti contorte

Innanzitutto c’è una forte ispirazione stilistica alle mie letture recenti2, ci sono molti espedienti grafici e non.
La poesia introduce quasi subito il tema centrale con le parole decenza e vestiti, messe a formare un muro testuale, un muro fisico e psicologico, che quindi rappresenta il binomio del titolo, diventando l’incarnazione dell’incapacità di comunicare.

Questo costrutto negativo tuttavia si trova poi completamente ribaltato, laddove lo spogliarsi trasla materialmente queste pareti tutte intorno, dove assumono la funzione benefica di crere l’intimità; Se quindi prima questi muri di abiti tramutano noi stessi in muri umani incapaci di comunicare, poi diventano le pareti di un rifugio, dove la comunicazione rinasce e fluisce attraverso i sensi.
Si trova quindi la cascata di immagini e sensazioni (“umori […] pruriti”) che non solo delinea in fotogrammi specifici l’atto sessuale (senso fisico quindi), ma appunto rappresenta anche una condivisione emotiva (quindi senso psicologico), è chiave il duplice significato di “umori” in tal senso, emblematico di una bivalenza che coinvolge tutte le figure di questa particolare sezione e non solo.

Tuttavia questo excursus viene troncato di netto, come una suggestione, un sogno ad occhi aperti ma irreale, si ridelinea perciò la precedente atmosfera castrata e soffocante, da cui queste sensazioni cominciano a grondare in modo macabro (è questo il senso dell’ultimo utilizzo di “sudore” e “lacrime”).
E’ una chiave di lettura significativa di questo contrasto il senso dell’olfatto, che rappresenta nella sua varietà di forme e complessità (i “fetori / squisiti”) tutta la poliedricità della comunicazione, la sua assenza invece significa isolamento (la “morte” è “inodore”).

Data la natura e i motivi del componimento è ovvio il persistente parallelismo sessuale, i doppi sensi e le suggestioni; La dimensione fisico-sessuale e quella emotiva non solo vanno di pari passo, ma si attorcigliano e fondono confondendosi completamente in un’unica dimensione, rappresentata appunto, nel bene e nel male, dai vestiti e dal vestirsi/svestirsi.

Queste sono le idee fondamentali dietro la poesia, nonostante sia nata per essere un pezzo complesso e multiforme spero diano qualche interessante chiave di lettura, soprattutto aiutino ad apprezzarla e magari integrare anche altre interpretazioni personali.
Con questo è tutto, se qualcuno volesse condividere le sue opinioni la mia email è sempre in fondo alla pagina, in ogni caso al prossimo post, che spero non tardi troppo.

  1. Di norma cerco di fare post meno frequenti ma corposi. 

  2. Sto trovando “i novissimi” una montagna d’oro da questo punto di vista, ma ne parlerò meglio in un post dedicato su cui spero di riuscire a lavorare prossimamente.