Traduzione "Canti dall'officina"

13 Feb 2025 - MDA DS

Ho finalmente portato a termine la mia traduzione di “Sangen i verkstedhallen” di Asbjørn Elden.
Di seguito un estratto dalla mia nota di introduzione, e a fine articolo il link per il download.

Quello che mi sono trovato tra le mani qualche anno fa, mentre smucinavo i libri del banchetto fuori dalla lbreiria di Tøyen torg, rappresenta uno scritto interessante e, per certi versi, anche notevole.
L’interesse sta nel fatto che, sebbene le poesie siano tutte più o meno semplici, variegate nello stile certo, ma abbastanza coerenti nelle tematiche, sono spesso straordinariamente accattivanti e comunicative.
La notevolezza sta invece nel fatto che, preso atto delle differenze e somiglianze tematiche, la raccolta dà un netto senso di progressione della narrazione; C’è un’evoluzione del tenore poetico, una sorta di scaletta che dal piccolo e folkloristico mondo interiore della persona comune, passa per il conflitto di classe e raggiunge l’apice nelle beghe interne di quello che dovrebbe essere un fronte dalla parte dell’operaio, ma si trova invaso da borghesi e magnati (guarda “Ballata di AP” e “L’accordo § 15C” ad esempio).
In questa progressione, non assoluta, certo, ma, come ho detto, trasudante dall’opera, c’è certamente un risultato, se non un’intenzione, educativo.
D’altronde lo dice l’autore stesso: “Abbiamo bisogno di libri facili da leggere” e ciò che intende con “facili” lo spiega tanto meglio l’opera con la sua struttura di quanto possa fare lui con le sue parole: Libri che accompagnano il lettore, che si vorrebbe lavoratore, attraverso step interpretativi che gli parlano prima di se stesso, poi dei suoi simili, della sua classe, e, ad ultimo, della “dottrina”.
Quest’opera fa questo, e lo fa bene, che si sia d’accordo o meno col contennuto.

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